Di Alice Tonini, scrittrice conosciuta online, mi è subito piaciuto il suo blog, che parla di King come di Ovidio, di Beowulf come di Tolkien. Creativa, eclettica, amante della natura, mi ha sorpresa quando ha presentato su Instagram il suo libro, horror, La falena.
Incuriosita, ho deciso di saperne di più e ho colto così l’occasione per intervistarla.
Autore: Tilde Ottomani
Il commissario Livia e la sua autrice, intervista a Silvestra Sorbera
Silvestra Sorbera, classe 1983, è una scrittrice piemontese di origini siciliane. Molto attiva sui social, lavora nel mondo del giornalismo e dell’editoria. Scrittrice inarrestabile, ha raccontato storie per bambini, le donne della sua Sicilia, e le indagini di Livia, commissario dalla vita privata travagliata. Le ho rivolto qualche domanda per conoscerla meglio.
Se ho paura, perché scrivo?
Perché la protagonista della mia storia possa essere autentica, perché possa arrivare a chi legge, devo attingere ai miei stessi dubbi, al mio stesso dolore e ai miei stessi sogni. Facile solo se si è in piena consapevolezza. Difficile, nel mio caso.
I libri sono come le persone
Non avete idea di quanto tempo io perda dietro a libri brutti o che non mi piacciono per la mania di volerli finire a tutti i costi. Se li lascio a metà o addirittura dopo i primi capitoli, mi sembra di mancare di rispetto a chi lo ha scritto. Però stamattina ho pensato: ma, i brutti libri rispettano forse me? Tu, che scrivi scempiaggini e le scrivi male, hai forse considerazione dei tuoi limiti e della dignità delle tue possibili lettrici?
Esordienti trasparenti
Esordienti trasparenti, anche quando pubblicati da una casa editrice, non ne parliamo se poi, come nel mio caso, si parla di esordienti che si sono auto pubblicate un romanzo. La verità è che non c’è niente di strano. Migliaia, milioni di scrittori, ovunque, come in Toy Story. È statistica, non ci possiamo fare niente.
O di imbuto, intervista all’autrice
Quindi: sbarco su Instagram, cerco di capire qualcosa di come funziona il social più gettonato, rinuncio a capirci qualcosa e cerco solo di scoprire se ci sono persone interessanti, mi imbatto in scrittrici in gambissima et voilà decido di intervistarle. La prima è Gabriella Rinaldi, con cui abbiamo chattato a lungo di cosa significhi vivere nella giungla dei social e di quanto sia difficile farsi conoscere come autrici.
La signora è morta
La protagonista, Cassandra, è una donna che ha passato gli anta e si trova in uno stato non ben definito. Se da principio è sicura di essere defunta, man mano che chiacchiera la sua convinzione vacilla. Mentre si interroga sulla sua sorte, Cassandra, logorroica da sempre, non può fare a meno di chiacchierare di vita, morte, amore, sesso, perdono e famiglia. Il non tempo mescola le carte di infanzia, giovinezza, età adulta e lei le condisce con una dose sufficiente di ironia e scetticismo.
Le amiche scomparse
No, non quelle morte. Quelle scomparse. Quelle che un attimo prima sono le persone cui hai raccontato per secoli il tuo mondo e l’attimo dopo sono irragiungibili, hanno sempre da fare, proprio non riescono a passare/chiamare/scrivere e il telefono ha sempre, misteriosamente, qualcosa che non va.
Racconti Gratis
Ebbene sì, ho deciso di creare una piccola raccolta di racconti che potete scaricare gratuitamente in formato pdf.
La camicia
Erano gli anni ottanta. Non avrei mai pensato che negli anni ottanta si potesse essere eccessivamente colorate, eppure io lo ero.
Adesso vesto quasi sempre di nero.
Sono caduta nell’equivoco in cui cadono molte donne: se hai superato di venti chili il tuo peso ideale, il nero sfina. Non ci credo neanche io, eppure è pratico e per questo finisco per sceglierlo.